Castellammare, lo sfogo di Pannullo: “Sentiamo il fiato della camorra sul collo “

“Castellammare è una città che sta migliorando e che sarà al centro di numerosi investimenti. Parliamo del bando degli chalet, del Grande Progetto Pompei e di tante altre iniziative. La camorra ha fiutato questi affari e sentiamo il loro fiato sul collo. Il compito di un politico è quello di evitare le infiltrazioni e invece di commentare dopo un’inchiesta, e dopo alcuni arresti, noi lavoriamo prima. Non bisogna dimenticare che Castellammare è una città dove sono morti due consiglieri comunali per mano della criminalità”. Sono state queste le parole di Antonio Pannullo durante la presentazione della giunta ieri mattina a Palazzo Farnese.


Parole che fanno riflettere e che tengono alta l’attenzione sull’esecutivo Pannullo: perchè il sindaco ha fatto queste dichiarazioni pubbliche? E’ in arrivo un’inchiesta che potrebbe colpire alcuni esponenti del consiglio comunale? Ci sono stati esposti in Procura non resi noti? Interrogativi che al momento non hanno una risposta. Il primo cittadino di Castellammare ha preferito sviare le domande dei cronisti lasciando aperte mille interpretazioni. Qualcosa è successo, sembra certo, anche se non si ancora cosa.

La minaccia della camorra

Il sindaco si è soffermato molto sulla questione della criminalità organizzata. “Non sento nessuno parlare in città di camorra e spesso si preferisce anche nasconderla. Quest’ultima è viva e vuole entrare all’interno della cosa pubblica”. Accuse gravi che non sono state chiarite da Pannullo. Uno sfogo frutto, probabilmente, di tanti giorni di ansia e di preoccupazione per un rimpasto che sembrava sempre più difficile.


Camorra stabiese, comunque, che non è mai morta. Da alcuni mesi sono diversi i raid criminali che si sono ripetuti in città con il culmine raggiunto dopo la morte di Antonio Fontana, ucciso a colpi di pistola mentre era in pizzeria ad Agerola con la sua famiglia. Qualcosa da Scanzano si sta muovendo e le forze dell’ordine sono attente nel controllo del territorio. La morte de “‘O Fasano” ha lasciato molti punti interrogativi e non è detto che le indagini abbiano portato a delle scoperte impensabili. Intanto a Castellammare si ritorna a parlare di camorra e si ritorna ad avere paura: il sindaco, “con coraggio” (come disse ieri) prova a mantenere intatta e trasparente la sua azione di governo.

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