Castellammare, le mani della camorra sul Comune. Vozza scrive alla Commissione Antimafia

“Il coordinamento cittadino di Articolo Uno – Movimento Democratico e Progressista di Castellammare, insieme con i consiglieri comunali del gruppo Per Castellammare Salvatore Vozza e Alessandro Zingone, chiedono la vostra attenzione ed un vostro intervento al fine di far luce sulle gravi dichiarazioni rese dal primo cittadino Antonio Pannullo, nel corso della conferenza stampa del 6 ottobre e riportate dai quotidiani locali. “A Castellammare c’è la camorra, i poteri forti si vogliono inserire nei progetti di cambiamento”, sono queste le parole pronunciate nella conferenza stampa di presentazione della nuova giunta proprio dal sindaco”. Inizia così la lettere che Salvatore Vozza, in compagnia di Alessandro Zingone, ha inviato alla Commissione Antimafia, alla Procura di Torre Annunziata e al Ministero degli Interni.
Consapevoli che le parole hanno un peso e da sempre convinti che il nostro sia un comune dove la camorra c’è, agisce e nel passato ha ucciso anche due consiglieri comunali, si chiede il vostro intervento affinché si chiarisca fino in fondo cosa volesse dire il primo cittadino e nel caso si invii la Commissione d’Accesso per capire se la camorra della porta accanto, quella silente, selettiva, che ti impone una finta collaborazione, quella che “bisbiglia” all’imprenditore escluso da una gara d’appalto e lo aiuta a vincere i bandi, abbia provato ad infiltrarsi nel Comune di Castellammare”.
“Nell’ultima relazione della Dia gli inquirenti hanno evidenziato quanto nella nostra città i clan siano ancora attivi e pericolosi . continua Vozza -. E nonostante gli arresti, le operazioni di polizia e i numerosi sequestri, i clan sono presenti ed agiscono con tutta la loro virulenza. Un tema questo che, come forze di opposizione, a seguito del riacutizzarsi del fenomeno del racket, così come di una sparatoria avvenuta qualche mese fa nel centro antico della città, e ancora dopo l’omicidio Fontana, avevamo già sollevato. Anche sul tema di una seria programmazione e definizioni di regole certe in aree strategiche della città, a partire dalla zone ASI, avevamo presentato proposte che sono agli atti dell’Ente; così come – a fine agosto – avevamo chiesto di chiarire le ragione della mancata pubblicazione del bando per gli Chalet, preoccupati che in campagna elettorale fossero stati assunti troppi impegni e firmate troppe cambiali”.

Castellammare tra i Comuni attenzionati

“La nostra attenzione al tema si era già evidenziato in campagna elettorale, allorchè la nostra coalizione, dopo che la Presidente Bindi aveva indicato Castellammare tra i comuni “attenzionati”, scrisse alla Commissione Antimafia inviando le proprie liste. All’epoca e nel corso dei mesi successivi abbiamo più volte sollevato il tema nel silenzio generale, inviando anche esposti in procura, sia sul voto di scambio, sia sulle poco chiare modalità di una serie di assunzioni in aziende che gestiscono servizi per conto del Comune.
Ieri, proseguendo nel suo discorso, così come riportato dalla stampa, il sindaco ha anche affermato (riferendosi ai tempi di rifacimento della giunta) “c’è voluto tanto tempo perché i poteri forti hanno interessi sulla buffer zone e sul bando degli chalet”. Le parole del sindaco, poiché di enorme portata, non possono essere sottovalutate o derubricate a sfogo, fatto in conferenza stampa. Per quanto ci riguarda noi staremo dalla parte di chi si batte contro la camorra e contro chi cerca di condizionare la vita e le scelte politiche. Ciò è avvenuto a Castellammare durante le elezioni? Pensiamo di si! È avvenuto in questi giorni nel corso della crisi politica che si è aperta nella maggioranza che governa oggi Castellammare, per condizionarne gli esiti e le scelte di uomini e donne da impegnare in giunta, o alla guida di settori decisivi del Comune?”

“Si invii la Commissione d’Accesso”

“Se questo fosse accaduto – concludono – sarebbe ancora più allarmante e intollerabile e, dal canto nostro, ci auguriamo che il sindaco abbia denunciato il tutto nelle sedi dovute prima ancora che nella conferenza stampa. La città deve sapere quali sono i poteri forti di cui si parla. Sia fatta chiarezza. Esigiamo che siano fatti i nomi! Siamo impegnati a sostenere questa richiesta, a schierarci a fianco di chi combatte la camorra e il malaffare. E se è necessario, lo ribadiamo, si invii la Commissione d’Accesso. Sarebbe anche un segnale forte se, dopo le dichiarazioni pubbliche rese, fosse il sindaco stesso a chiederne l’invio”.

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